La storia insegna che anche grandi maestri come Galeno, Ippocrate e Catone lo usavano, traendone molti vantaggi. Secondo Catone, era uno dei migliori rimedi a uso topico in caso di artrite, ferite, eruzioni cutanee, piaghe e persino la peste. Ma non solo: per centinaia di anni l’utilizzo di vari tipi di cavolo è stato considerato un ottimo rimedio purgante e depurativo.
- DifficoltàBassa
- CostoEconomico
- CucinaItaliana
Ingredienti
- 1cavolo nero
- 120 gpancetta a dadini o fettine
- 1cipolla
- 1rametto di rosmarino
- 1mestolo di brodo vegetale
- olio extravergine d’oliva
- q.b.sale
- q.b.pepe
Preparazione
In una pentola capiente mettete abbondante acqua salata e portate a ebollizione. Lavate bene il cavolo e mettetelo a bollire per 10 minuti, poi sgocciolatelo bene, lasciatelo raffreddare un po’ quindi tritatelo grossolanamente. Nel frattempo in una casseruola di terracotta scaldate l’olio, quindi tritate grossolanamente la cipolla e aggiungetela, insieme alla pancetta e al rametto di rosmarino, nella casseruola. Lasciate rosolare per un paio di minuti, poi aggiungete il cavolo tritato, la passata di pomodoro e metà del brodo vegetale, quindi aggiustate di sale e pepe, coprire e lasciate cuocere a fuoco lento per 20 minuti. Scoperchiate, aggiungete la restante parte del brodo e lasciate ultimare la cottura senza coperchio. La cottura sarà ultimata quando il sughetto si sarà rappreso, quindi servite su carni o crostini di pane.