GNOCCHI E SPINACIO SELVATICO

Lo spinacio selvatico è un’erba spontanea dai tanti nomi: lapato untuoso, spinacio di monte, crisolocano, cùgolo, peruc, colubrina, olaci, olapri…. Il suo nome scientifico è “Chenopodium bonus-henricus” ma è conosciuto con il nome “buon enrico” e in dialetto bresciano “péruch”.
Si tratta di una pianta erbacea perenne conosciuta sin dall’antichità, molto apprezzata per il suo valore nutritivo, è raccolta, lessata e consumata in vari modi. Se anticamente era considerato un alimento povero, oggi è molto ricercato in quanto sostituisce lo spinacio comune.
Il termine Bonus-Henricus (buon Enrico) è stato dato storicamente per onorare la memoria di Enrico IV, re di Navarra e poi di Francia (1589-1610) protetore dei botanici e dell’agricoltura.
Un aneddoto racconta che Enrico nel 1600 decise di aprire i cancelli del suo parco reale alla popolazione affamata, permettendo di cibarsi di erbe selvatiche e per gratitudine il popolo gli dedicò questo spinacio selvatico dal sapore gustoso.

  • Metodo di cotturaForno
  • CucinaItaliana

Ingredienti

  • 1 kgspinaci selvatici
  • 300 gricotta (di malga)
  • 300 gformaggio Silter grattugiato
  • 150 gfarina bianca
  • 2uova intere
  • burro
  • cipolla
  • aglio

Preparazione

  1. Sbollentate con poca acqua lo spinacio, scolate e lasciare intiepidire. In una pentola mettete una noce di burro poca cipolla tagliata grossolanamente, uno spicchio di aglio schiacciato in camicia, e gli spinaci ben strizzati, a fuoco alto girate velocemente gli spinaci giusto per farli insaporire e asciugate, regolate il sale e aggiungete un pizzico di pepe (se piace). Lasciate raffreddare, e togliete la cipolla e l’aglio. In una bacinella ben capiente mettete gli spinaci, la ricotta, il formaggio grattugiato (tenetene un po’ da parte), la farina, le uova e impastate il tutto. L’impasto deve risultare sodo ma non troppo duro. Mettete l’impasto in frigorifero per circa 1 ora. Bollite l’acqua con il sale, nel frattempo con un cucchiaio preparate delle palline di impasto , passatele velocemente nella farina bianca, tuffatele in acqua quando bolle. (si considerano 5/6 palline a testa) Condite con abbondante formaggio grattugiato, e burro spumeggiante e cipolla (tagliata molto sottile ) e uno spicchio d’aglio schiacciato.

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