In Valtellina la melicoltura pare risalga all’epoca medievale: in una antica guida, datata 1616, la valle era infatti descritta come fertile e soleggiata, ricca di alberi da frutto. Era una produzione per autoconsumo: le mele prodotte negli orti erano infatti destinate all’uso domestico.
- CostoEconomico
- Metodo di cotturaFornello
- CucinaItaliana
Ingredienti
- 320 griso Carnaroli
- 2mele
- 1scalogno
- 1/4 lacqua bollente
- 200 gspeck a fette
- 1 bicchierinobrandy
- 1 bicchierevino bianco
- q.b.zucchero
Strumenti
- Casseruole Mopita Roccia Viva
Preparazione
Fate bollire l’acqua, salatela e mantenetela calda: la userete al posto del brodo. Intanto sbucciate le mele, togliendo il torsolo, e tagliatele a cubetti. Rosolate quindi le mele in una noce di burro con un cucchiaino di zucchero. Sfumatele con il brandy e proseguite la cottura per qualche minuto. Tagliate a listarelle lo speck, Tritate finemente lo scalogno e fatelo appassire in un tegame con un filo d’olio. Unite quindi il riso, tostatelo, a piacere, sfumatelo con del vino bianco. Gradualmente aggiungiete un mestolo di acqua bollente e mescolate, continuando ad aggiungere quando si asciuga. A metà cottura aggiungiamo le mele e a qualche minuto dalla fine lo speck. Raggiunta la cottura del riso, a fuoco spento mantecate con il burro rimasto, il grana padano e una macinata di pepe. Se amate i contrasti, potete aggiungere un cucchiaio di formaggio erborinato o gorgonzola piccante.