Risotto alla bresciana

Piatto tipico bresciano. La fava è Classificato con il nome di “Vicia faba” , appartiene alla famiglia delle leguminose. Già coltivato nell’età del bronzo, nell’antichità era conosciuto e apprezzato, anche se era circondato da “una macabra nomea”. Nell’antica penisola ellenica si riteneva, infatti, che Cerere avesse donato a una città dell’Arcadia i semi di tutti i legumi tranne quelli delle fave, cui era legata la superstizione di “albergare le anime dei morti”, credenza avvalorata anche da Pitagora. Al tempo dei Romani erano consumate secondo le ricette di Apicio, che le voleva assieme a uova, miele e pepe, prima di mescolarle a erbe e salse. Inoltre, durante le feste dedicate alla dea Flora, protettrice della natura che germoglia, i Romani le gettavano sulla folla in segno di buon augurio. Ma a festeggiamenti conclusi questo legume tornava ad essere ritenuto impuro in quanto utilizzato nei riti religiosi come cibo per i defunti, usanza simile a quella dei greci.

  • DifficoltàBassa
  • Porzioni4
  • Metodo di cotturaFornello
  • CucinaItaliana

Ingredienti

  • 400 griso
  • 250 gfave fresche
  • 70 gprosciutto crudo
  • q.b.aglio
  • q.b.prezzemolo tritato
  • 70 gformaggio grattugiato
  • 60 gburro
  • q.b.sale
  • q.b.pepe

Preparazione

  1. Fate rosolare lentamente nel burro un trito di aglio prosciutto e prezzemolo. Unite mezzo litro di brodo caldo, aggiungete un pizzico di sale. Quando il brodo avrà iniziato l’ebollizione aggiungete il riso. Quando il brodo avrà iniziato l’ebollizione aggiungete il riso. Cinque minuti prima di ritirare il riso dal fuoco, aggiungetevi le fave, condite con pepe e metà formaggio grattugiato. Servite, a parte il rimanente formaggio

4,0 / 5
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